venerdì 4 giugno 2010

Scegliere di mettersi in proprio: come fare?

Scegliere di mettersi in proprio: come fare?

PropostaLavoro ritorna ad offrire utili strumenti per l'avvio di un'attività in proprio. Il lavoro dipendente, il posto fisso sembrano un'utopia? siamo stanchi dei soliti lavoretti? vogliamo crearci un futuro? La scelta dell'autoimprenditorialità sembra essere per molti la risposta vincente a queste domande, ma cosa dobbiamo fare per creare la nostra opportunità di business?

La riforma del commercio, introdotta dal Decreto Legislativo n. 114 del 31 marzo 1998, ha modernizzato il settore adeguando la normativa a quella della maggior parte dei paesi europei.

Non occorrono più le vecchie licenze. Per gli esercizi commerciali, la cui ampiezza non supera i 250 metri quadri nei comuni con più di 10.000 abitanti ed i 150 metri quadri nei paesi con meno di 10.000 abitanti, non occorre più richiedere al Comune l'autorizzazione amministrativa a vendere, cioè la vecchia licenza. Basta, semplicemente, mandare una comunicazione al Sindaco, assicurando il rispetto di tutte le normative che regolamentano il settore.
Non occorre più l'iscrizione al REC (Registro Esercenti di Commercio): prima della riforma tutti coloro che esercitavano il commercio, dopo aver frequentato un corso di formazione, dovevano iscriversi al REC; oggi, invece, l'obbligo sussiste esclusivamente, per chi ha un bar, un ristorante o un albergo.
Per esercitare l'attività commerciale occorre inoltre non aver subito condanne penali o essere incappati in precedenti fallimenti. Sui siti internet dei singoli comuni sono segnalate le procedure da seguire e la modulistica necessaria, a seconda della tipologia di attività che si vuole aprire.

Chi vuole appoggiarsi a una realtà già avviata e consolidata, può pensare di aprire un negozio in franchising. In un contratto di franchising, solitamente il franchisor si assicura preventivamente che il franchisee possieda la necessaria preparazione e, se non l'ha, l'aiuta ad acquisirla.
Il grande vantaggio del franchising è che permette di realizzare un'attività in proprio anche se non si dispone delle risorse iniziali necessarie per farlo in modo tradizionale. Usando il supporto dell'azienda madre, che avrà già fatto i suoi calcoli per sondare le prospettive di guadagno nella zona, l'attività può partire senz'altro col piede giusto, approfittando del prestigio del marchio e della pubblicità della casa madre. I rischi sono tuttavia elevati: se l'azienda madre entra in crisi o fallisce, trascina con sé anche il piccolo negozietto in franchising, con le conseguenze immaginabili. Tante info utili sull'argomento sono disponibili sul sito di Invitalia, l'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, che agisce su mandato del Governo per accrescere la competitività del Paese, in particolare del Mezzogiorno, e per sostenere i settori strategici per lo sviluppo.

Ad Invitalia è affidata la gestione della legge che agevola l'Autoimpiego (D.L. n. 185/2000 – Titolo II) che costituisce il principale strumento di sostegno alla realizzazione e all'avvio di piccole attività imprenditoriali da parte di disoccupati o persone in cerca di prima occupazione.
La legge, la cui gestione è affidata a Invitalia, prevede la concessione di agevolazioni finanziarie (contributo a fondo perduto e mutuo a tasso agevolato) e di servizi di assistenza tecnica per tre tipologie di iniziative:
• Lavoro Autonomo (in forma di ditta individuale), con investimenti complessivi previsti fino a € 25.823
• Microimpresa (in forma di società), con investimenti complessivi previsti fino € 129.114
• Franchising (in forma di ditta individuale o di società), da realizzare con Franchisor accreditati con Invitalia, l'Agenzia nazionale per l'attrazione d'investimenti e lo sviluppo d'impresa.
La domanda per l'eventuale finanziamento può essere compilata direttamente sul sito di Invitalia.

Un ulteriore scelta potrebbe essere quella del negozio on-line.
Rispetto a qualche anno fa c'è un maggior e frequente utilizzo di internet da parte del pubblico, peraltro più maturo e con maggiore propensione agli acquisti on line.
C'è da dire però che è cresciuta anche la concorrenza e quindi per soddisfare il cliente ed essere visibili su internet sono necessarie risorse e competenze maggiori rispetto al passato.
E' necessario determinare  un piano che vi permetta di conoscere con precisione l'investimento in tempo e denaro per l'avviamento e gestione della vostra attività on-line. Avrete così un'idea di quale dovrà essere il vostro fatturato per raggiungere il punto di pareggio e iniziare a guadagnare.
Vendere su internet comporta un cambiamento di mentalità all'interno della vostra azienda. E' necessario conoscere la logica di un cliente virtuale: cosa e come desidera acquistare, quali sono le informazioni che lo stimolano ad un acquisto, come si conquista la sua fiducia, come vuole essere contattato, come si fidelizza ecc. Difficilmente un'attività on-line può avere successo se si mantengono i sistemi e le procedure di vendita tradizionali.
Su internet la visibilità è tutto perciò mettere un sito di e-commerce senza farlo conoscere equivale ad aprire un'attività tradizionale in una via senza passaggio e rimanere in attesa del cliente passivamente. Però, come sapete bene, farsi conoscere non corrisponde a vendere. Su internet se non adottate delle strategie di web marketing avrete ben pochi elementi per valutare possibili ritorni del vostro sito di e-commerce.
Per avere successo un'attività on line, come d'altronde quelle off line, non deve disattendere le aspettative del potenziale cliente. Sebbene sia impossibile costruire un sito che soddisfi tutti è anche vero che alcuni requisiti standard è necessario rispettarli.
1. Avere prodotti e servizi competitivi
2. Avere un sito che sappia far percepire questo valore
3. Fornire le più ampie garanzie (scritte e credibili) al cliente che fa un acquisto. Ad    esempio: cosa ne sarà del suo denaro se non è soddisfatto?
4. Offrire informazioni dettagliate sui prodotti e servizi. Una buona e credibile informazione rassicura e motiva all'acquisto.
E' importante inoltre fidelizzare il cliente. Le statistiche riportano che su internet ben difficilmente si fa un acquisto nella prima visita. Nella maggior parte dei casi ne sono necessarie almeno 5/6. Per questo è necessario prevedere in ogni sito, e non solo e-commerce, forme di fidelizzazione che spingano un visitatore a tornare. La newsletter è il servizio che viene offerto con maggiore frequenza anche se spesso se ne abusa trasformandolo in un veicolo di pubblicità. E' buona norma non approfittare della fiducia di chi vi ha affidato la sua e-mail. Difficilmente chi si iscrive ad una newsletter desidera ricevere pubblicità, è molto più probabile invece che cerchi delle buone informazioni.

Oltre a questi utili consigli è necessaria tanta determinazione, competenza e formazione nel settore su cui volete "scommettere", solo così la scelta dell'autoimpreditorialità potrà diventare un' idea vincente.

scritto da: Manuela Piccioni

Strumenti e strategie per l'autopromozione

Fonti:

www.invitalia.it

www.studenti.it

www.informagiovani.it

giovedì 3 giugno 2010

SARDEGNA - Microcredito per donne e giovani nella Regione Sardegna

Microcredito per donne e giovani nella Regione Sardegna

Martedì, 1 Giugno 2010.

Fondo sociale europeoNell'ambito del Fondo sociale europeo 2007/2013, arriva nella Regione Sardegna una importante misura a sostegno dell'imprenditorialità, ed in particolare a favore dei giovani, nuovi imprenditori, soggetti svantaggiati, donne e lavoratori in cassa integrazione, inoccupati e disoccupati. La misura, nell'ambito del Programma regionale, è quella del microcredito che permette di poter ottenere un mutuo chirografario, quindi senza la presentazione di garanzie, per importi da 5.000 a 25.000 mila euro, ad interessi zero e con piano di rimborso fino a ben 72 mesi, ovverosia sei anni.


I fondi a tasso zero concessi dovranno servire per avviare nuove iniziative imprenditoriali nella Regione Sardegna, oppure per avviare nuovi investimenti in piccole imprese che risultino essere già avviate da non più di tre anni, sempre sul territorio regionale, e per le quali ci siano difficoltà nell'accesso al credito attraverso il canale bancario.
 
L'iniziativa non prevede solamente la concessione di un finanziamento a tasso agevolato per il fine dell'attività imprenditoriale, ma anche la possibilità di fruire gratuitamente di assistenza e di supporto alla messa a punto del progetto di investimento o all'avvio della nuova impresa al fine di garantire sostenibilità all'idea oggetto della concessione del credito.
 
I termini per la presentazione delle domande per l'accesso al microcredito nella Regione Sardegna sono aperti a partire dalla giornata di ieri, lunedì 31 maggio 2010; la presentazione dell'istanza deve avvenire prima online, e poi entro massimi sette giorni deve essere stampata ed inviata per posta al seguente indirizzo: Fondo Microcredito FSE, c/o SFIRS S.p.A., Via Santa Margherita, 4, 09124 Cagliari. Per saperne di più, è possibile rivolgersi sul territorio sardo presso gli sportelli della società Sfirs SpA a Nuoro, Oristano, Carbonia, Sassari, Olbia, San Gavino e Lanusei.
 
Immagine tratta da: www.picusonline.it

Vicenza - Incontro “ORIENTAMENTO AL METTERSI IN PROPRIO”

Nell'ambito del Progetto "Vicenza che orienta", la Fondazione Giacomo Rumor – Centro Produttività

Veneto coordinatore del progetto, organizza un incontro di

"ORIENTAMENTO AL METTERSI IN PROPRIO"

MARTEDI' 8 GIUGNO 2010

Orario : 9.00 – 13.00 / 14.00 – 17.00

Obiettivi

Presentare le opportunità e le problematiche relative alla creazione di una nuova impresa o di lavoro

autonomo. Trasferire indicazioni sugli strumenti e sulle modalità di verifica della fattibilità dell'idea

imprenditoriale e di stesura del progetto d'impresa

Contenuti

Profilo dell'imprenditore nello scenario socio-economico di oggi

Percorso logico alla creazione d'impresa

L'importanza del piano d'impresa prima di avviare la propria attività

Indicazioni operative sulla scelta della forma giuridica

Docente : Dr. ssa Raffaella Losito

SEDE

Fondazione Giacomo Rumor - Centro Produttività Veneto, Via Fermi, 134 - 36100 Vicenza

IL 45% DEGLI EUROPEI VUOLE METTERSI IN PROPRIO

01 giugno 2010 .- L'ambizione di quasi la meta' dei cittadini europei e' di avviare una propria attivita', secondo il vicepresidente della Commissione europea e commissario all' industria, Antonio Tajani. Parlando a Madrid a margine della consegna dei premi Impresa Europea, Tajani ha detto che secondo l'ultimo sondaggio Eurobarometro, i cui risultati saranno presentati venerdi' a Bruxelles, ''il 45% degli europei desidera mettersi in proprio, avviando una propria attivita'''.

Una percentuale che rimane inferiore, ha aggiunto, a quelle registrate in Usa (55%) e Cina (71%). Tajani ha indicato come esempio un progetto realizzato dalla regione svedese di Halland, che ha varato un programma pilota per ''stimolare bambini e ragazzi allo spirito imprenditoriale''. Grazie a uno specifico metodo pedagogico introdotto nelle scuole negli ultimi cinque anni, ha rilevato, la percentuale dei ragazzi che ''da grandi'' vogliono fare l'imprenditore e' passata dal 26% al 44%.

fonte: Ansa

Lucca - Seminario Mettersi in proprio nel franchising

Mettersi in proprio nel franchising (28 giugno e 5 luglio 2010)

Contatti

Sviluppo Imprenditoriale
Responsabile:
Federica Ramacciotti

Tel: 0583.976.615 / .636 /. 657
Fax: 0583.976.629
E-mail


Perché diventare franchisee? Per il gusto di investire nel proprio lavoro, per la sfida di far
funzionare un progetto, per sentirsi imprenditori, per creare un'attività propria confortati dall'aiuto di un partner esperto e per molte altre ragioni.

Chi entra in un settore oggi deve avere fin da subito le idee chiare, insieme a conoscenza, competenza, risorse adeguate, che deve immediatamente tramutarsi in efficienza produttiva e in risultati.

In questo scenario il franchising può offrire molte risposte.

Il corso si rivolge ad aspiranti imprenditori nel settore franchising ,che vogliono avere un quadro normativo preciso sul settore , valutare criticamente le proposte disponibili, impostare un piano d'impresa.

Durata: 2 giorni - totale 16 ore

Orario: 9.00 - 13.30 e 14.30 - 18.00

Sede: Camera di Commercio di Lucca – Corte Campana, 10 – c/o Sala dell'Oro

Data termine iscrizioni: 24-06-2010

LUCCA - BANDO PER PICCOLE IMPRESE NUOVE O NEO COSTITUITE

Lucca - Bando "Progetto Start-Up 2010″

È attivo presso la Fondazione Giuseppe Lazzareschi il "Progetto Start-Up 2010".
Il progetto è finalizzato a promuovere la diffusione della cultura imprenditoriale ed alimentare, la creazione di nuove imprese nell'industria, nel commercio, nell'artigianato, nell'agricoltura, nei servizi e nelle libere professioni sul territorio della Provincia di Lucca; potranno essere esaminati, ad insindacabile giudizio della Commissione esaminatrice, anche progetti provenienti da altre province se ritenuti particolarmente interessanti ed innovativi.

Il progetto è rivolto ad aspiranti imprenditori o nuclei imprenditoriali di più componenti (soci dell'iniziativa), composti al massimo da 3 persone.
Le nuove imprese dovranno essere costituite entro 4 mesi dalla data della lettera con cui la Fondazione comunica agli interessati l'approvazione definitiva del progetto.
Possono partecipare al Progetto anche coloro che hanno già avviato l'attività, purché l'anzianità di iscrizione alla Camera di Commercio non superi i 6 mesi dalla data di emissione del Bando.
Possono presentare domanda anche coloro che partecipano ai percorsi di creazione di impresa organizzati dalla Camera di Commercio di Lucca; questi ultimi, tuttavia, non avranno l'obbligo di partecipare al periodo di formazione, in quanto già in possesso di un piano di impresa realizzato durante il percorso formativo frequentato.

La domanda di partecipazione al Progetto, completa degli allegati, dovrà essere inviata per posta elettronica entro le ore 24:00 del 31 Agosto 2010, ai seguenti indirizzi:
· Fondazione Giuseppe Lazzareschi – progettostartup@fondazionelazzareschi.it
· Camera di Commercio di Lucca – sviluppo.imprenditoriale@lu.camcom.it
Il ritardo nell'invio della domanda, qualunque ne sia la causa, comporta l'esclusione dalla selezione.
Nella domanda gli aspiranti imprenditori devono dichiarare:
1. il cognome, il nome, il luogo, la data di nascita e il codice fiscale;
2. la residenza, il numero di telefono e l'eventuale recapito scelto ai fini di ogni comunicazione;
3. il titolo di studio posseduto, con l'indicazione della votazione finale e dell'Istituto dove è stato conseguito;
4. il possesso di esperienze di lavoro e l'attuale posizione occupata;
5. l'impegno dell'interessato a far conoscere eventuali variazioni di indirizzo;
6. l'anzianità di iscrizione alla Camera di Commercio (per le imprese già costituite)
Alla domanda dovranno essere allegate:
- Descrizione di sintesi del progetto d'impresa.
- Dichiarazione con cui l'aspirante imprenditore attesta di aver preso visione e di accettare le condizioni sia del bando che del Regolamento del Progetto Start-Up, pena il mancato accoglimento della domanda.
Nel caso in cui l'aspirante imprenditore intenda costituire, o abbia già costituito, una società, nella domanda dovranno essere fornite le informazioni sopra elencate con riferimento a tutti i soci dell'iniziativa (componenti del nucleo imprenditoriale). È possibile, peraltro, successivamente all'avvio dell'attività, modificare la compagine sociale, purché permangano i requisiti richiesti.

La domanda per l'ammissione può essere scaricata dal sito Internet www.fondazionelazzareschi.it e dal sito della Camera di Commercio di Lucca www.lu.camcom.it
La Fondazione e la Camera di Commercio di Lucca non assumono alcuna responsabilità per mancata o tardiva comunicazione.
Per tutti i casi è ammessa, al posto della presentazione dei certificati, una dichiarazione sostitutiva di certificazione (art.2 Legge 15/68 e art.46 D.P.R. 445/00) e/o una dichiarazione sostitutiva dell'atto di notorietà (art.4 Legge 15/68 e art.47 D.P.R. 445/00) da cui risultino gli stessi elementi.

I candidati verranno sottoposti ad una prima selezione basata sulla valutazione dei contenuti delle domande e della descrizione del progetto d'impresa. Di questi ultimi, in particolare, sarà valutata l'innovatività, la concretezza e la coerenza con le finalità perseguite dalla Fondazione.
I candidati che avranno superato la prima selezione saranno ammessi a sostenere un colloquio tecnico-motivazionale che, nel caso di nuclei imprenditoriali, potrà avvenire, su richiesta della Fondazione, in presenza di tutti i componenti dei nuclei stessi. I colloqui avranno luogo presso la sede della Fondazione.
Gli aspiranti imprenditori che, a seguito del colloquio, siano ammessi alle fasi successive del Progetto, potranno partecipare ad un programma formativo messo a disposizione dalla Camera di Commercio di Lucca, al termine del quale saranno chiamati a predisporre un business plan, con il supporto tecnico degli esperti messi a disposizione dalla Camera di Commercio di Lucca e dalla Fondazione.
I progetti così predisposti verranno sottoposti a valutazione e ordinati in graduatoria; in base a quest'ultima sarà determinato il vincitore del Premio Start Up. La commissione, a suo insindacabile giudizio, può decidere di premiare più di un candidato, fino ad un massimo di 3.

Il Premio Start Up consiste in :
a) un periodo di assistenza, non superiore ad due anni dalla data di costituzione dell'impresa, prestata da un team di professionisti messi a disposizione dalla Fondazione, con riferimento agli aspetti burocratici, legali, organizzativi, strutturali, amministrativi, finanziari, commerciali, produttivi ecc. Tale attività di accompagnamento della/e neo impresa/e si svolgerà nella misura e con le modalità stabilite dalla Fondazione.
b) una somma in denaro per un importo massimo di € 20.000, che potrà essere erogata solo a copertura di effettive, documentate e congrue spese di costituzione ed iniziale avvio dell'impresa entro 12 mesi dalla data di costituzione e/o iscrizione della società presso il registro imprese della Camera di Commercio.
c) opportunità di finanziamento con la Cassa di Risparmio di Lucca Pisa Livorno S.p.a., nei limiti stabiliti dalla Commissione e dalla stessa Banca.
La Fondazione potrà attivarsi per far sì che gli eventuali oneri relativi ai detti finanziamenti non gravino, per determinati periodi di tempo, sui singoli progetti.

Consulta il sito

Informazioni:
Palazzo di Vetro
Piazza Felice Orsi, PORCARI (LU)
Tel: 0583 298163
Fax: 0583 297972
info@fondazionelazzareschi.it

Tags: Concorso, Cultura d'Impresa, Imprese, Premi

ALTAMURA - PARTE IL CORSO «INCUBARITAS» - FORMAZIONE DI NUOVI IMPRENDITORI

ALTAMURA IL CORSO «INCUBARITAS» SARÀ PRESENTATO SABATO. LE DOMANDE ENTRO IL 30 GIUGNO
  La Chiesa forma nuovi imprenditori per scacciare lo spettro della crisi
• A LTA M U R A . La Chiesa sostiene la creazione d'impresa. E lo fa con la formazione. Si chiama «Incubaritas» il progetto della diocesi di Altamura-Gravina-Acquaviva ed è un chiaro incrocio tra le parole «incubatore» e «Caritas». Sabato, 5 giugno, alle 11,30, nella curia di Altamura, l'iniziativa sarà presentata e divulgata dal vescovo, monsignor Mario Paciello.

   È la terza edizione del progetto «Incubaritas». In un tempo particolarmente critico dell'economia e dell'impresa italiana e mondiale, la Chiesa diocesana prova a dare un'opportunità a persone dei Comuni della diocesi (Altamura, Acquaviva, Gravina, Santeramo, Spinazzola e Poggiorsini), di età compresa fra i 18 ed i 40 anni, che desiderano iniziare un'attività lavorativa autonoma.

   L'obiettivo del corso è infatti la creazione di attività autonome imprenditoriali. L'iscrizione è gratuita. La domanda di partecipazione (disponibile sul sito  www.diocesidialtamura.it  ) dovrà essere consegnata entro il 30 giu   gno. Ovviamente ci sarà una selezione perché il corso è a numero chiuso.

   Il corso di formazione inizierà il 20 settembre e si svilupperà in 112 ore di lezioni pratiche e teoriche. In cui gli aspiranti imprenditori, che coltivano il sogno di realizzare qualcosa di proprio, riceveranno nozioni su vari argomenti. Perché l'impresa passa anche attraverso la «cultura d'impresa».

   Così, dall'etica del lavoro alle varie forme di società, dall'organizzazione   aziendale al marketing e al business plan, dai finanziamenti agli strumenti legislativi a favore delle imprese, i corsisti saranno aggiornati su norme e opportunità. Il tutto sarà reso anche attraverso le testimonianze di persone che attraverso «Incubaritas» stanno già avviando delle attività d'impresa. È prevista anche la visita ad aziende del territorio.

   «Con questo progetto - spiega la diocesi in una nota - anche la Chiesa si è cimentata con la cultura d'impresa. Ambienti tradizionalmente lontani dalle problematiche del mondo del lavoro, eppure da questo fortemente influenzati, come le parrocchie, sono state coinvolte in questo progetto». La Chiesa, con il suo radicamento sul territorio, partendo dalle necessità e dalle opportunità del territorio stesso, si rivolge soprattutto ai giovani e alle donne, il cui contributo può dare vitalità al tessuto economico-sociale.

   Il corso di formazione della diocesi è organizzato dalla Caritas (Pastorale giovanile e Pastoriale sociale e del lavoro), nell'ambito del «Progetto Policoro» (Giovani, Vangelo, Lavoro).
 
fonte: ONOFRIO BRUNO
 
tag: lavoro,nuovi imprenditori,motoexpo,franchising 

giovedì 27 maggio 2010

SARDEGNA: mutuo fino a 25.000 euro e fino a 6 anni senza garanzie!

Il microcredito per il sostegno alle nuove imprese
 
Sviluppo imprenditoriaAscolta la notiziaAscolta la notizia

CAGLIARI, 26 MAGGIO 2010 - Un mutuo da 5mila a 25 mila euro. A tasso 0 (zero) da rimborsare fino a 6 anni senza dover presentare garanzie.

E' questa l'agevolazione che la Regione ha previsto di realizzare nell'ambito del Programma operativo regionale, Fondo sociale europeo 2007/2013.

L'iniziativa è rivolta sia a soggetti che vogliano avviare una nuova iniziativa imprenditoriale in Sardegna o realizzare un nuovo investimento nell'ambito di iniziative già avviate da non più di 36 mesi nel territorio regionale e che, per condizioni soggettive o oggettive, trovino difficoltà ad accedere ai canali tradizionali del credito.

In particolare l'iniziativa è rivolta a:
- donne,
- giovani entro i 40 anni;
- soggetti svantaggiati così come individuati dalla legge regionale n.16 del 1997 tra cui, a titolo esemplificativo i soggetti diversamente abili, migranti, ex detenuti, ex tossicodipendenti…);
- soggetti a rischio di esclusione sociale (over 50, disoccupati o inoccupati, cassa integrati);
- famiglie monoparentali
- coloro che non posseggano un diploma di scuola media superiore o professionale;
- nuovi imprenditori (inclusi i titolari di impresa da non più di 36 mesi all'atto di presentazione della domanda).

L'impresa destinataria potrà anche richiedere, a titolo completamente gratuito, un servizio di supporto ed assistenza che ha lo scopo di affiancare il singolo destinatario nella costituzione della propria iniziativa imprenditoriale o nell'avvio del progetto richiesto, allo scopo di migliorare la sostenibilità dell'iniziativa finanziata.

L'attivazione di questo strumento finanziario ha l'obiettivo di rafforzare il processo di crescita e di occupazione e di trasformare parte delle risorse finanziarie dei Fondi Strutturali, che generalmente offrono assistenza sotto forma di sovvenzioni a fondo perduto, in prodotti finanziari rimborsabili e, successivamente riutilizzabili per finanziare altre imprese. L'effetto moltiplicatore dei fondi stanziati consentirà, in tal modo, un incremento delle risorse impiegate e rese disponibili con benefici potenziali per un numero maggiore di attori economici rispetto a quelli interessati dal sistema tradizionale delle semplici sovvenzioni.

Le richieste possono essere presentate a partire dal 31 maggio 2010. La domanda va presentata in forma elettronica. Entro i 7 giorni successivi, i soggetti interessati, devono inviare la stampa della domanda presentata on line, e i documenti da allegare, al seguente indirizzo:
Fondo Microcredito FSE
c/o SFIRS S.p.A.
Via Santa Margherita, 4 – 09124 Cagliari

Per informazioni è possibile rivolgersi ai seguenti indirizzi:
a) Sfirs SpA
Via Santa Margherita, 4 – 09124 Cagliari;
e-mail: microcreditofse@sfirs.it
telefono 070 67979568 - fax: 070/663213
b) Sportelli provinciali attivati dalla stessa Sfirs SpA presso i seguenti Centri Regionali di Formazione
Professionale, dove si riceve per appuntamento:
- Oristano: via Madrid, 1. Tel:0783/773300
- San Gavino: Via Roma 235. Tel. 345/9615105 070/ 67979568 (c/o Sfirs SpA)
- Carbonia: via Della Costituente, 43. Tel:0781/669411
- Sassari La Crucca: Strada provinciale La Crucca 1/F – 07040. Tel:079/399969 Fax:079/395741
- Olbia: Via Piemonte, 27. Tel. 0789/21570
- Nuoro: Via dei Ragazzi del '99, 60. Tel. 0784/200823 – 345/9605345
- Lanusei: Ex ENAIP Strada per Il bono – tel. 0782/480007 – fax 0782/482025

Consulta i documenti
Visita il sito della Sfirs spa

Informazione a cura dell'Urp della Presidenza

lunedì 24 maggio 2010

PARMA: Nuovi contributi della Camera per le nuove imprese

Sono contributi in conto capitale per supportare la realizzazione di business plan


Per la promozione della cultura e dello spirito d'impresa e per sostenere la crescita del tessuto produttivo locale, la Giunta della Camera di Commercio di Parma, ha approvato lo stanziamento di un fondo per l'erogazione di contributi in conto capitale finalizzati a supportare le future neo imprese parmensi nella fase precedente l'avvio effettivo dell'attività imprenditoriale.  A tale scopo  saranno incentivati gli investimenti riconducibili alla consulenza  per la  stesura di un Piano di Impresa/Business Plan atto a valutare la fattibilità e la potenzialità dell'idea imprenditoriale. 

Potranno beneficiare di questi contributi.

  • gli aspiranti Imprenditori i quali devono avere non meno di 18 anni, devono essere residenti o domiciliati in provincia di Parma, ed intendere avviare, entro 12 mesi dalla data di presentazione della domanda, un' attività imprenditoriale localizzata nel territorio  provinciale;
  • le nuove imprese (iscritte al Registro Imprese di Parma da non oltre 6 mesi) con un numero massimo di 50 dipendenti.

Avranno priorità  e una maggiorazione del contributo le richieste presentate da aspiranti imprenditori  di età compresa tra i 18 e i 35 anni compiuti, che avvieranno una ditta individuale o costituiranno un' impresa giovanile; oppure, da aspiranti imprenditrici che avvieranno una ditta individuale o costituiranno  una impresa femminile;  da neo imprese femminili e giovanili; da disoccupati o in mobilità, iscritti al Centro per l'Impiego della Provincia di Parma e neo imprese costituite in maggioranza da tali soggetti; da lavoratori (CIGS) coinvolti in processi di crisi, riconversione o difficoltà industriale o da neo imprese costituite in maggioranza da tali soggetti.  

Tutte le informazioni e il regolamento qui

fonte: camera di commercio di Parma

tag: motoexpo, fondi, erogazione, business plan, parma

venerdì 21 maggio 2010

Toscana: CamCom Pisa sostiene investimenti Pmi a fondo perduto

Toscana: CamCom Pisa sostiene investimenti Pmi

Firenze, 20 mag - La Camera di Commercio di Pisa mettera' a disposizione contributi a fondo perduto per gli investimenti effettuati dalle aziende pisane e da quelle che, all'interno del territorio, hanno almeno un'unita' locale. Il sostegno, che potra' arrivare fino a 15.000 euro, riguarda investimenti effettuati dal 1 di gennaio, in nuovi macchinari, impianti, attrezzature, arredi ed automezzi e poi migliori tecnologie hardware e software finalizzati a rendere competitive imprese gia' esistenti o a farne partire di nuove. Possono accedere al bando imprenditori che abbiano fatto nuovi investimenti per almeno 5.000 euro: il sostegno riguarda il 10% dell'ammontare dell'investimento (si arriva al 15% nel caso di imprese giovanili o femminili). Presentazione domande: dal 20 maggio al 31 agosto.

fonte: Il Sole 24 Ore Radiocor

Città di Ivrea - Come mettersi in proprio

Città di Ivrea

Hai un'idea d'impresa in mente?

Vuoi dei consigli su come svilupparla?

IL COMUNE DI IVREA TI INVITA ALL'INCONTRO

INFORMATIVO GRATUITO

METTERSI IN PROPRIO

realizzato in collaborazione con lo sportello

"Mip: mettersi in proprio" della Provincia di Torino

9 giugno 2010 ore 17.30

presso

Sala Santa Marta – Piazza Santa Marta

Per informazioni:

Servizio Politiche per il Lavoro della Città di Ivrea

tel.0125/410451-479 fax 0125 410426

e-mail ufficiolavoro@comune.ivrea.to.it

tag:motoexpo, mettersi in proprio, motoexpo, ivrea

mercoledì 19 maggio 2010

50 milioni di euro per aiutare le imprese campane a uscire dalla crisi.

Progetto Campania
Banca e confidi insieme per rilanciare
lo sviluppo della Regione

50 milioni di euro
per aiutare le imprese campane
a uscire dalla crisi



Importante iniziativa di GA.FI.Sud, CO.NA.GA. e Banca Popolare di Ancona finalizzata a sostenere le aziende Campane nell'accesso al credito. Interessate piccole e medie imprese dei settori industria, commercio, agro-industria, turistico-alberghiero, artigianato, servizi e agricoltura

Dare ossigeno alle imprese, tanto più in questa difficilissima fase della congiuntura economica che, se da una parte comincia a mostrare tenui segnali di ripresa, dall'altra comincia pure ad evidenziare gli effetti negativi di una crisi pesantissima.
E ossigeno, per il mondo imprenditoriale, significa innanzitutto accedere al credito. Magari, a condizioni di vantaggio rispetto ai normali parametri di mercato, per potersi ristrutturare, sostenere investimenti e progetti di rilancio. E, perché no?, addirittura per avviare nuove attività imprenditoriali, insomma per lo start up di nuove aziende.
E, in questo senso, ecco un'azione concreta, sviluppata dalla collaborazione sinergica di due dei maggiori Confidi (organismi di garanzia fidi) della Campania - GA.FI.Sud e CO.NA.GA. – con una delle più solide banche cosiddette di prossimità territoriale, la Banca Popolare di Ancona, quarto gruppo bancario presente in Campania.
Sul piatto ci sono ben 50 milioni di euro, resi disponibili per aiutare appunto le piccole e medie imprese della Campania non soltanto ad affrontare e uscire dalla crisi, ma per rilanciare lo sviluppo dell'intero territorio regionale.
L'iniziativa è stata illustrata nel corso di una conferenza stampa che si è svolta presso la sala conferenze della sede partenopea di Banca Popolare di Ancona, dal Responsabile del Servizio Supporto Commerciale della Banca, Pasquale Amodeo, e dai Presidenti di GA.FI.Sud e CO.NA.GA., rispettivamente Rosario Caputo e Gaetano De Luca.
Il plafond – gestito, relativamente alle garanzie, in esclusiva dai due confidi – è reso disponibile da Banca Popolare di Ancona per le esigenze delle piccole e medie imprese campane dei settori industria, commercio, agro-industria, turistico-alberghiero, artigianato, servizi e agricoltura fino al 31 dicembre del 2011.
Le operazioni ammesse a garanzia sono comprese tra un minimo di 100 mila euro ed un massimo di un milione di euro (2 milioni di euro nel caso di mutui ipotecari). I finanziamenti relativi ai programmi di investimento possono coprire fino all'80% delle spese (al netto d'iva) da sostenere o già sostenute nei 12 mesi precedenti. E, come si accennava, sono ammesse a garanzia risorse per un importo massimo di 300 mila euro per lo start up di nuove imprese.
I finanziamenti sono erogabili in un'unica soluzione e potranno avere una durata massima di 84 mesi con 12 mesi di preammortamento se chirografari, di 180 mesi con 12-24 mesi di preammortamento se ipotecari.
Inoltre, il finanziamento è cumulabile con eventuali interventi pubblici, purché l'ammontare complessivo di tali interventi e del finanziamento non superi il 100% delle spese previste.
Da aggiungere che tra le operazioni previste da Progetto Campania rientrano anche i finanziamenti per esigenze di "circolante" (vale a dire, elasticità di cassa e operazioni di smobilizzo di crediti commerciali), oltre che i programmi di investimento a medio e lungo termine. In particolare, investimenti produttivi o di aumento di produttività, di ricerca e sviluppo, di innovazione tecnologica e certificazione di qualità, ricapitalizzazione aziendale, formazione del personale, ristrutturazione dell'indebitamento e finanziamento di crediti scaduti verso la Pubblica amministrazione.

MIP - Come mettersi in proprio

MIP - Come mettersi in proprio

Piemonte. Provincia di Torino

L'impresa cammina sulle sue gambe grazie a un programma che spiega passo dopo passo come avviare un'attività e mantenerla con successo.
immagine documento
Obiettivo: Supportare la creazione di nuove imprese mediante un insieme di azioni volte a diffondere una cultura imprenditoriale, a stimolare la nascita di idee d'impresa e a favorire la creazione e lo sviluppo di nuove attività di successo.

Descrizione: Mip è promosso dalla Provincia di Torino e si rivolge a soggetti, uomini e donne, inoccupati e occupati, residenti o domiciliati nella regione Piemonte che intendono realizzare una nuova iniziativa imprenditoriale con sede operativa nella provincia di Torino.
Le azioni in cui è articolato Mip, e che sono curate dalla Provincia di Torino, sono:
Azione 1: Supporto all'imprenditorialità (interventi di sistema)
Azione 2: Servizi consulenziali (assistenza ex ante)
Azione 3: Tutoraggio (assistenza ex post)

1) Supporto all'imprenditorialità. Si tratta di interventi di sistema di tipo trasversale che interessano il pubblico interessato al servizio. Le attività possono consistere in: organizzazione degli sportelli, coordinamento e valutazione, eventi di animazione e concorsi on line, sito internet, eventuali studi e ricerche, networking (ad esempio: Club degli imprenditori Mip).

2) Servizi consulenziali. Comprende le attività rivolte agli aspiranti imprenditori:
• Preaccoglienza: primo contatto attraverso numero verde o sito internet con le persone interessate all'avvio di una nuova attività imprenditoriale da insediare in provincia di Torino.
• Accoglienza: consulenza finalizzata a individuare gli elementi essenziali dell'idea/progetto d'impresa.
• Accompagnamento e sviluppo business plan: consulenza e affiancamento di un tutor per verificare la fattibilità del progetto imprenditoriale e supportare nell'elaborazione del business plan. Il piano d'impresa sarà sottoposto a validazione a cura dall'Amministrazione Provinciale.
• Interventi di aggiornamento: moduli formativi di breve durata che completano il percorso di accompagnamento e consentono di acquisire competenze utili alla gestione dell'impresa.
• Start up dell'impresa: attività, successiva alla validazione del business plan, che supportza la neo impresa

3) Azione 3 – Tutoraggio: L'Azione 3, della durata massima di 36 mesi dall'avvio, è riservata alle imprese create grazie al percorso di cui all'Azione 2 e concluso con la validazione del progetto imprenditoriale da parte dell'Amministrazione Provinciale. Il tutoraggio è la consulenza volta ad affiancare i neoimprenditori nei primi anni di attività supportandoli nella valutazione dell'andamento dell'impresa e nell'individuazione di opportunità di finanziamento/agevolazioni.
Le iniziative imprenditoriali che hanno ottenuto la validazione del business plan potranno inoltre usufruire, una volta concretizzate in impresa, di specifiche agevolazioni erogate sia a sostegno del reddito dell'imprenditore che a copertura delle spese di avvio e degli investimenti (un'apposita sezione di questo sito è dedicata ai finanziamenti).
 
Tag: motoexpo, mettersi in proprio, imprenditori, formazione

martedì 18 maggio 2010

Imprese: 510mila nuove nate in un anno, il 62% per trovare lavoro

Imprese: 510mila nuove nate in un anno, il 62% per trovare lavoro

LUNEDI' 17 MAGGIO 2010

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - , 17 mag - Le nuove imprese nate in Italia nell'ultimo anno sono quasi 510.000 e, secondo una rilevazione della Camera di Commercio di Milano, la motivazione che ha spinto i neo-imprenditori e' stata per il 62% la difficolta' di trovare un lavoro. La motivazione del posto di lavoro pesa per tutti. Aprire un'impresa costa relativamente poco: nonostante il peso delle spese in burocrazia e attrezzature/mezzi di trasporto (che sono le prime due voci di costo per oltre l'80% dei rispondenti), il 26,7% ha speso meno di 5 mila euro e il 17,3% tra 5 e 10 mila euro. Delle nuove imprese il 63% e' in pareggio o in attivo, il 24% e' ancora in perdita e per ammortizzare i costi sono necessari oltre due anni per il 60%, ma il 75% e', comunque, soddisfatto della scelta fatta. I risultati della ricerca della Camera di Commercio di Milano sono state resi noti in occasione della presentazione del libro "Inventarsi un'impresa. Come ripartire da se stessi e mettersi in proprio" di Paolo Gila e Vito Frugis.


Fonte: Il Sole 24 Ore
 
tag: motoexpo, network, franchising, impresa

CAGLIARI: seminario “Come avviare un’attività in Proprio”

Seminario "Come avviare un'attività in Proprio" organizzato dalla CSL di Cagliari
Il primo passo per orientarsi nel mondo dell' "attività in proprio" è l'informazione, il secondo è l'attivazione. In questa ottica l'incontro organizzato dal CSL di Cagliari intende fornire le informazioni di base per valutare la possibilità di creare la propria attività partendo da un'idea d'impresa sfruttando le possibilità offerte dalle leggi di agevolazione.

Si affronteranno vari temi come la definizione dell'idea d'impresa, le valutazioni di mercato, che cos'è il piano d'impresa e come finanziare l'avvio di una micro/piccola attività.

Per essere ammessi al seminario sarà necessario:
- essere disoccupati o inoccupati;
- essere iscritti al Centro Servizi per il Lavoro di Cagliari.

Per partecipare al seminario è necessario presentare apposita domanda da consegnare al servizio "Informazioni" del CSL di Cagliari. I moduli di iscrizione sono disponibili presso il servizio "Informazioni" dello stesso CSL.
Le domande potranno essere presentate dal 17 al 26 maggio 2010 presso il servizio "informazioni" del CSL di Cagliari o presso il servizio "creazione d'impresa".

Il seminario informativo, completamente gratuito, si terrà presso i locali del CSL di Cagliari, via Calamattia 12,  in data 26 maggio 2010 con inizio alle ore 15.00. La durata dell'incontro sarà di 3 ore circa.

Diventeremo tutti imprenditori?

Costretti a inventarsi imprenditori

Moriremo tutti imprenditori? Magari piccoli, anche piccolissimi. Giusto una impresa individuale, re-inventandosi elettricista o tassista, ma tutti con la nostra partita Iva. Il risultato della crisi è anche questo: abbandonare una volta per tutte l'idea del posto fisso è diventare imprenditori di noi stessi. Un po' come avviene già da più di un decennio per i giovani: che vengono spinti subito "a fare impresa", ad aprire partite Iva, ad accettare lavori "nomadi" che non consentono mai una specializzazione. 

esternocamera[1]

Quello dell'imprenditore non sembra più una vocazione, una scelta, un'occasione del destino, ma una tappa obbligata. Lo rivela una ricerca della camera di Commercio di Milano, secondo cui il 61,7% degli italiani che nell'ultimo anno hanno aperto un'attività imprenditoriale (oltre 510mila) lo ha fatto per trovare una "via di uscita per lavorare". E non a caso il 40% dei nuovi imprenditori ha ammesso che prima di mettersi in proprio erano "impiegati". Ma la famosa scelta di diventare imprenditore per "voglia di indipendenza"? E' una motivazione che ha indicato solo il 25% degli intervistati nelle zone di Roma e di Napoli, mentre scende addirittura al 19% nell'area di Milano.

Ma andiamoci piano prima di parlare di cultura di impresa: la stessa Camera di Commercio ammette che la gran parte delle nuove imprese sono rappresentate da partite Iva, oltre il 62% del totale. Il che potrebbe far pensare che si tratta di rapporti di lavoro a tempo indeterminato che si sono trasformati in prestazioni professionali.

Perché accettare di aprire una partita Iva, in molti casi, è l'unico modo per trovare un 'occupazione.
Perché, come ha suggerito qualche mese fa il ministro dell'Economia Giulio Tremonti: "per una struttura sociale come la nostra, il posto fisso è la base su cui costruire una famiglia, la stabilità del lavoro è alla base della stabilità sociale".

Sul sito della Camera di Commercio di Milano (www.mi.camcom.it/)  trovare l'intera ricerca.

Fonte: Repubblica.it

Tag:crisi, disoccupazione, flessibilità, imprenditori, partite iva, MotoEXPO, network, franchising

lunedì 17 maggio 2010

Il franchising Leader Mobile all’AZ Franchising Expo 2010 di Milano

Il franchising Leader Mobile all'AZ Franchising Expo 2010 di Milano

Pubblicato su News dalle aziende di okfranchising su maggio 17, 2010
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Si terrà il 19 e 20 Maggio, dalle ore 9 alle 18, presso il Palazzo delle Stelline in Corso Magenta n. 61, prestigiosa sede nel cuore del centro storico di Milano, l'edizione 2010 dell'AZ Franchising Expo, fiera dedicata alle opportunità di lavoro e di aiuto impiego offerte dalla filiera del franchising.
Neo diplomati e neo laureati, donne lavoratrici o casalinghe, imprenditori e commercianti, manager e liberi professionisti, lavoratori dipendenti e occupati: appare variegato il pubblico cui sarà rivolta l'iniziativa.
I responsabili di Leader Mobile presenteranno agli ospiti della manifestazione il Progetto Franchising illustrandone i punti di forza: un mercato, quello del mobile marketing, in forte crescita; l'opportunità di entrare a far parte di un gruppo internazionale, ben strutturato e attento alla formazione dei nuovi franchisee; il basso investimento iniziale unito alla possibilità di ottenere prestiti pubblici o privati; il telemarketing aziendale che offre alle agenzie Leader Mobile la possibilità di fissare gli appuntamenti con i potenziali clienti.
In occasione dell'evento Leader Mobile, che dal 2005 forma "I Professionisti della pubblicità sul cellulare", presenterà "Fidelity Point®… la raccolta punti sul tuo cellulare", brevetto internazionale che promette di rivoluzionare il mondo delle raccolte punti.